
Riabilitazione del pavimento pelvico
terapie all’avanguardia
Tecarterapia pelvi-perineale e neuromodulatore
Da gennaio 2023 il Poliambulatorio Health, centro di eccellenza nel trattamento integrato dei disturbi del pavimento pelvico, potenzia la sua specializzazione con l’arrivo di due nuovi macchinari elettromedicali: la Tecarterapia pelvi-perineale e il Neuromodulatore.
Cos’è la Tecarterapia pelvica?
La tecarterapia pelvica è una terapia elettromedicale altamente specialistica che agisce provocando un’accelerazione del metabolismo tissutale attraverso la stimolazione dei fibroblasti (responsabili della produzione di acido ialuronico).
Si avvale di un macchinario di ultima generazione, che eroga, mediante apposite sonde, energia specificatamente studiata per la delicata zona pelvi-perineale.
Tale energia determina un incremento della produzione di collagene ed elastina, ed ha come conseguenza un miglioramento del tono e del trofismo dei tessuti ed un effetto positivo sulla microcircolazione.
Cosa cura?
In questo modo si curano i sintomi legati a :
- atrofia vulvo vaginale legata alla menopausa;
- secchezza e dispareunia;
- ipertono del pavimento pelvico;
- cicatrici post episiotomia;
- dolore pelvico cronico;
- vulvodinia.
L’utilizzo della tecarterapia è affidato alla nostra fisioterapista Angela Torretta specializzata nella rieducazione pelvica che da anni segue pazienti con problematiche pelvi-perineali all’interno di un percorso di valutazione e trattamento che mette al centro la persona.
Cos’è il Neuromodulatore?
Il neuromodulatore è un apparecchio elettromedicale di ultima generazione che agisce sul dolore neuropatico ed è uno strumento di grande efficacia nel trattamento del dolore pelvico cronico.
Che cos’è il dolore pelvico cronico?
La sindrome del Dolore Pelvico Cronico è un insieme di sintomi caratterizzato principalmente da dolore cronico in sede pelvica e/o perineale, con possibili irradiazioni alla regione lombare, ai genitali esterni, all’inguine, alla regione sovrapubica, al sacro-coccige.
Per definizione deve avere una durata di almeno 6 mesi e non esservi presenti i meccanismi patogenetici del dolore acuto.
L’alterazione comune è un ipertono involontario dei muscoli del pavimento pelvico, solitamente come risposta difensiva della pelvi a uno stimolo irritativo, che può essere dei più vari e che in alcuni casi potrebbe essere già risolto o addirittura mai identificabile.
Le cause possono essere svariate (Vescicali, Uretrali, Prostatiche, Ginecologiche, Anorettali, Neurogene, Vascolari, Cutanee, Osteomuscolari).
Gli ultimi studi scientifici sottolineano però che l’origine del dolore stesso, indipendentemente dalla causa iniziale che dà l’avvio al circolo vizioso, è dovuta all’infiammazione neuro mediata e al ruolo dei mastociti.
In condizioni normali il dolore costituisce la risposta fisiologica ad uno stimolo, acuto o persistente, che possa rappresentare una minaccia di un danno attuale o imminente al nostro organismo.
Questo tipo di dolore, detto normale o nocicettivo, fa parte della nostra esperienza quotidiana ed ha un’importanza fondamentale nel preservare la salute e l’integrità fisica del nostro corpo.
Quando lo stimolo doloroso si protrae nel tempo entrano in funzione dei meccanismi, detti di sensibilizzazione, che amplificano il dolore.
A livello dei recettori periferici che si trovano nei tessuti gli stimoli dolorosi ripetuti innescano dei meccanismi di tipo infiammatorio che hanno l’effetto di abbassare la soglia di risposta dei recettori, di provocare delle scariche spontanee e di aumentare la risposta agli stimoli. Questo meccanismo, detto di sensibilizzazione periferica, si manifesta clinicamente come iperalgesia, ovvero aumentata risposta agli stimoli dolorosi, e allodinia, che è una sensazione dolorosa evocata da uno stimolo che in condizioni normali non provoca dolore, come il tatto o lo sfregamento.
La sensibilizzazione periferica è un fenomeno potenzialmente reversibile: al cessare dello stimolo doloroso la reazione infiammatoria gradualmente si riduce, spontaneamente o con l’aiuto dei farmaci, e la risposta dei recettori torna progressivamente normale.
Se invece lo stimolo doloroso si protrae ulteriormente, i meccanismi di sensibilizzazione si possono estendere alle vie nervose ascendenti che conducono il dolore, coinvolgendo i gangli delle radici dorsali, i corni posteriori del midollo spinale e le vie talamo corticali.
Questo processo di sensibilizzazione centrale può portare delle modificazioni delle vie centrali di conduzione ed elaborazione del dolore, che hanno come risultato la persistenza cronica del dolore anche quando venga meno lo stimolo nocicettivo che l’aveva inizialmente scatenato.
Questo tipo di dolore patologico, che cessa di essere il sintomo di una malattia o di un danno dell’organismo per diventare esso stesso una malattia, va sotto il nome di dolore neuropatico cronico.
Tipi di Trattamenti per il pavimento pelvico
Il trattamento di questo tipo di dolore è assai complesso e si basa su criteri sostanzialmente differenti da quelli utilizzati per trattare il dolore nocicettivo.
Con il nome di neuromodulazione si definiscono le procedure interventistiche che vanno ad interferire con i meccanismi sopracitati responsabili della genesi, dell’insorgenza e del mantenimento del dolore neuropatico.
I macchinari elettromedicali per la neuromodulazione agiscono sul controllo dell’attività nervosa attraverso il rilascio di uno stimolo elettrico (radiofrequenza pulsata).
L’effetto della radiofrequenza pulsata è quello di esporre il tessuto nervoso ad un campo elettromagnetico pulsante. A seconda dei burst di impulsi erogati (variabili da 1 a 480 Hz) si hanno effetti a più livelli, dalla stimolazione del microcircolo all’effetto antalgico ed antinfiammatorio, e, sempre a seconda del treno di impulsi erogato, sia con un effetto nervo-diretto, sia con un effetto indiretto sulle vie nervose ascendenti che conducono il dolore, coinvolgendo i gangli delle radici dorsali, i corni posteriori del midollo spinale e le vie talamo corticali.
Le indicazioni comprendono il dolore radicolare acuto, le radicolopatie croniche sia da patologia degenerativa che da esiti cicatriziali di pregressi interventi chirurgici, il dolore discogenico, la nevralgia posterpetica, il dolore all’articolazione sacro-iliaca e il dolore pelvico profondo.
La neuromodulazione esterna non avviene con l’utilizzo di elettrodi invasivi (elettrodi ad ago) ma avviene con l’utilizzo di macchinari elettromedicali (neuromodulatori) che erogano, attraverso manipoli applicati sulla cute, radiofrequenze che vengono recepite solo dal tessuto nervoso.
E’ un trattamento che può avvenire sia lavorando localmente al di sopra del decorso dei 6 rami del nervo pudendo, sia sull’intero decorso del plesso sacrale. Il macchinario viene utilizzato esclusivamente da personale specializzato che abbini le competenze sul trattamento del pavimento pelvico alle conoscenze di neuromodulazione e sulla base di una valutazione specifica e all’interno di un percorso riabilitativo multidisciplinare.
Operatore addetto specializzato: Angela Torretta
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