
Lesione del legamento crociato anteriore: il recupero tra percorso conservativo e riabilitazione post-chirurgica
di
Edoardo Malerba
La lesione del Legamento Crociato Anteriore (LCA) è una delle frequenti conseguenze che, assieme a rotture meniscali e danni ai legamenti collaterali, possono presentarsi in seguito a una distorsione del ginocchio. Nello specifico tale infortunio presenta una grande incidenza all’interno dei traumi distorsivi che occorrono in sport come calcio, rugby, sci, pallavolo, calcetto e sport estremi.
Questa condizione se non adeguatamente riconosciuta, trattata e riabilitata può pregiudicare in maniera importante lo svolgimento della pratica sportiva e delle normali attività quotidiane; scopriamo il perché.
Legamento crociato anteriore: pillole di anatomia
Il legamento crociato anteriore, insieme al legamento crociato posteriore (LCP) e ai legamenti collaterali, costituisce uno dei principali elementi della stabilità articolare passiva del ginocchio; esso si compone di due fasci e con il suo decorso da posizione superiore-laterale a una inferiore-mediale è in grado di opporsi a forze di torsione, valgo e anteriorità della tibia che possono verificarsi durante le complesse dinamiche di movimento dell’arto inferiore. Il legamento inoltre possiede abbondanti recettori propiocettivi: piccoli “sensori” in grado di percepire i movimenti, gli stress e gli allungamenti imposti al legamento essi comunicano al midollo spinale e al cervello tali dati, i quali vengono elaborati al fine di produrre tutti i riflessi muscolari di aggiustamento atti a proteggere e stabilizzare l’articolazione e l’arto inferiore nei confronti di potenziali movimenti e meccanismi lesivi.
Legamento crociato anteriore: l’importanza di un corretto recupero
È comprensibile come un tempestivo, corretto ed efficace recupero da una lesione del legamento crociato anteriore sia fondamentale per la ripresa di una buona e funzionale attività del ginocchio traumatizzato e di tutto l’arto inferiore, sia essa diretta alla vita quotidiana o a alla pratica sportiva dilettantistica e ancor più a quella professionistica. In aggiunta, la buona guarigione da questo infortunio garantirà alla persona un ridotto rischio di sviluppo di una precoce usura articolare o di una vera e propria artrosi.
Se è quindi importante approcciare tempestivamente la situazione al fine di un importante e corretto recupero, scopriamo quali sono le possibilità e le terapie più corrette per raggiungere questo obiettivo.
Legamento crociato anteriore: il trattamento conservativo e la riabilitazione post-chirurgica
Di fronte a una distorsione del ginocchio in seguito alla quale si sospetti una lesione del legamento crociato anteriore sarà necessario rivolgersi al medico specialista ortopedico che, attraverso i test clinici di stabilità legamentosa e l’esecuzione di una risonanza magnetica, porrà eventuale diagnosi di lesione del legamento crociato.
In questa fase la valutazione specialistica sarà di grande importanza poiché soppesando l’entità della lesione, le attività alle quali il soggetto dovrà ritornare, la sua età e le condizioni cliniche arriverà a stabilire, di concerto con le intenzioni del paziente, la necessità di un percorso riabilitativo conservativo o di un trattamento chirurgico.
Non ogni lesione o rottura infatti del legamento crociato anteriore necessità forzatamente di una riparazione chirurgica: le più recenti ricerche dimostrano che, in presenza delle corrette condizioni cliniche e stimolazioni terapeutiche, il legamento crociato anteriore possieda capacità di cicatrizzazione e rigenerazione!
Ho il legamento crociato anteriore rotto: che cosa devo fare? Ambulatorio, Acqua e D-Wall
Che la scelta ricada sul trattamento conservativo o sulla ricostruzione chirurgica è di fondamentale importanza l’inizio di un tempestivo, corretto e tecnologicamente avanzato percorso riabilitativo fisioterapico.
In tal senso il Poliambulatorio Health si caratterizza per il suo protocollo riabilitativo unico e fondato sull’unione tra l’esperienza e la conoscenza clinica dei propri operatori e l’utilizzo delle più recenti tecnologie in ambito fisioterapico.
La prima fase post-infortunio
La gestione delle prime fasi post-infortunio o post-operatorie sarà eseguita attraverso una sapiente commistione di tecniche manuali, creazione di bendaggi funzionali personalizzati e moderne terapie strumentali – Tecarterapia Fisiowarm e Neuromodulazione MONOS – allo scopo di proteggere il ginocchio traumatizzato, diminuirne il dolore, permetterne il drenaggio dall’eccessivo gonfiore e avviare correttamente la riduzione dell’infiammazione così da poter intraprendere il più rapidamente possibile la ripresa del cammino e la successiva fase riabilitativa di recupero muscolare.
Al termine della fase appena descritta entrerà in scena una delle dotazioni che più caratterizzano il Poliambulatorio Health.
Piscina riabilitativa
L’acqua a una temperatura costante di 32°C e la profondità di 130cm permettono infatti un notevole guadagno nella velocità di prosecuzione dell’iter fisioterapico e nella possibilità di più precoce esecuzione di gestualità (ad es. il cammino senza stampelle, la corsa, il salto e andature come lo skip) che nelle normali tempistiche della riabilitazione a secco potrebbero essere reintrodotti solo molte settimane dopo.
Anche la piscina tuttavia, al termine di un periodo variabile da persona a persona, esaurisce la sua utilità e una volta giunti a questo punto si procede al passaggio verso il recupero muscolare, propiocettivo e dei gesti sportivi nella palestra riabilitativa.
Palestra riabilitativa
Per la terza fase di riabilitazione il Poliambulatorio Health mette a disposizione una tra le più moderne e avanzate risorse tecnologiche disponibili: Il D-WALL.
Questa dotazione della palestra riabilitativa Health consiste in uno strumento in grado di percepire contemporaneamente gli spostamenti e i carichi applicati al terreno dalla persona attraverso una pedana sensibile con barorecettori e di ricostruire su uno schermo l’immagine del paziente stesso servendosi di una videocamera volumetrica e puntatore laser integrati. Questo supporto tecnologico permette di eseguire progressivamente esercizi mirati al ripristino di una corretta funzionalità, al recupero della forza e al controllo del movimento rendendo, tramite continui feedback visivi ed acustici, il percorso riabilitativo più stimolante, più veloce e più funzionale.
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